00 17/06/2011 12:34

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AUTORE: Ottino Mariella, Conte Silvio
TITOLO: Un mistero per cinque ragazzi
EDITORE: Bruno Mondadori


RECENSIONE :
Tutto ha inizio durante l’ ora pomeridiana di ecologia del professor Lorenzo Neri , che insegnava anche matematica e scienze. Zanetti interviene raccontando che suo nonno a caccia la scorsa volta ha visto il gufo reale delle nevi . L’ affermazione provoca scompiglio visto che l’uccello vive nella tundra del nord e ogni tanto si sposta dal suo ambiente, ma il professore decide di andare a verificare la sera stessa e dà appuntamento , a chi volesse venire , alle dieci al vecchio platano colpito dal fulmine al limitare della palude. Quindi Nicola Demarchi , Zanetti , Andrea Martelli , Mariangela e Giulia decidono di andarci all’ insaputa dai genitori. Nel tragitto per arrivare all’ appuntamento fra Andrea e Giulia scocca la scintilla e i due si baciano. All’ incontro ci sono il prof. Neri la sua fidanzata Alessandra e i cinque. Durante l’appostamento un camion si avvicina a fari spenti e scarica qualcosa nel lago. Il professore va a controllare munito di macchina fotografica e manda i ragazzi ad avvisare i Carabinieri ma prima gli fa promettere di non dire nulla a nessuno. Ma tutti i ragazzi vengono “beccati” dai genitori e sgridati sonoramente . Andrea reagisce ai rimproveri con il silenzio come fa sempre prendendosi le botte dal padre. Il giorno seguente si avvertono i Carabinieri Neri sviluppa le foto ma le lascia incustodite nel laboratori fotografico e vengono rubate. Si scopre che a parlare è stato Zanetti nella lite con Mancini alla fermata dell’ autobus erano anche presenti : la signora Marini , una vicina di casa di Mariangela , Laccio il postino e Manfredo il cartolaio. Al lago si verifica una moria di pesci intossicati dal cromo. I ragazzi si ritrovano al Gesiun per discutere e decidere di indagare sui tre presenti ma avranno pochi risultati se non che la signora Marini ne ha parlato con il Marito presidente di un’ associazione ecologica. Neri viene contattato dal signor Marini per entrare di soppiatto nella fabbrica di smaltimento dove lavora suo cognato e prendere delle prove che poi vengono fatte analizzare nel laboratorio di Alessandra e risulta che è stata bruciata legna in quegli incerenitori non scorie di altro genere. In uno dei suoi appostamenti Andrea vede che il camion scarica dei fusti nel lago ed intravede la scritta S.E.R.R.A. Il giorno seguente ne parla agli amici che decidono di immergersi ed verificare. Demarchi andando a casa per prendere la tuta da sommozzatore incappa nello zio e gli dice tutto ma riesce ad andare al lago. Nell’ immersione riesce a vedere la scritta S.E.R.P.A. , in quel momento arriva un auto scende un uomo e rapisce Giulia così si decide di avvertire la polizia. I rapitori fanno sapere che libereranno Giulia quando saranno riusciti a scappare e che non vogliono intralci. Demarchi , non si sa come , presume che Giulia sia tenuta nascosta in una clinica psichiatrica non lontana da Azeglio. Quindi decidono di andarci portandosi dietro Roki il corvo trovato sulle rive del lago tramortito. Il loro piano è di far volare Roki davanti alle finestre così che Giulia se ne accorga . L’ idea funziona ma se ne accorgono anche i rapitori e i ragazzi si trovano in pericolo ma i Carabinieri ,che gli avevano seguiti, intervengono arrestando i malviventi. Dopo alla caserma dei Carabinieri l’ arcano si svela. Ricapitolando dall’inizio successe : Zanetti nella litigata con Mancini svuota il sacco e lo sente la signora Marini che lo svela al marito il quale essendo implicato svia le indagini su un’ altra ditta di smaltimento ma Neri riesce lo stesso a prendere prove perché torna nella fabbrica con la scusa di aver perso il portafoglio ma in realtà prende campioni da un altro incerenitore. In quanto allo zio di Demarchi è anch’ esso implicato. Nicola ne ha il sospetto e quindi quando viene scoperto a casa nell’orario scolastico dallo zio gli dice tutto per metterlo in salvo. Lo zio avverte i complici e scappa all’ estero. Poi i fatti si sono succeduti come sappiamo. A caccia il nonno di Zanetti ferisce il gufo reale delle nevi che viene ritrovato vivo.